Skip to content

Le pillole di Salomone – Regno dell’Acqua

Giuseppe Arcimboldo L’Acqua Paul Signac, La boa rossa Le cascate del Niagara, Frederic Edwin Church / Caspar David Friedrich, Il mare di GhiaccioClaude Monet, Il parlamento di LondraFerdinand Hodler, Lago Thun Riflessi simmetriciPaul Klee, La nave AvventuraJoaquin Sorolla, Correre sulla spiaggiaPablo Picasso, Due donne che corrono sulla spiaggiaMichelangelo Merisi (detto il Caravaggio) NarcisoCaspar David Friedrich, Viandante sul mare di nebbia Rembrandt, Tempesta sul mare di Galilea

Giuseppe Arcimboldo, L’Acqua, 1566, Vienna, Kunsthistorisches Museum, Gemäldegalerie
Rembrandt, Tempesta sul mare di Galilea, ubicazione sconosciuta dopo il suo furto dall’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston nel 1990.
Rembrandt Harmenszoon van Rijn conosciuto solo come Rembrandt è stato un pittore olandese. Nasce nel 1606 e già da piccolo dimostra un grande talento per la pittura; a 18 anni apre il suo studio personale. Si rivela essere un eccezionale ritrattista poiché riesce a cogliere sempre l’animo della persona che ritrae, cerca un dettaglio che possa svelare il segreto che si nasconde dietro a ogni persona…ritrae spesso persone comuni che incontra per strada come medicanti e musicisti o suoi famigliari che posano per lui.
Il pittore si cimenta non solo nei ritratti ma anche nei paesaggi, in episodi mitologici, scene di vita quotidiana e nature morte. Numerosi sono anche disegni ispirati a storie bibliche. In questo dipinto rappresenta la scena del Vangelo di Marco. Il mare in burrasca e il cielo sono contrapposti con un gioco di luce e oscurità:  i marinai vengono sorpresi dalla tempesta  e le loro espressioni di paura  vengono rappresentate in modo accurato; solo un marinaio guarda direttamente lo spettatore, è l’autoritratto del pittore!


Paul Signac, La boa rossa, 1895, Musée D’Orsay, Parigi, Francia
Paul Signac è stato un pittore francese. Nasce a Parigi nel 1863 e vive a Montmartre dove incontra artisti che lo avvicinano al mondo dell’arte. Studia architettura ma rimane così colpito dai quadri di Monet che decide di dedicarsi alla pittura. Per un certo periodo si ispira agli impressionisti per poi dedicarsi al puntinismo ideato da Seurat, che sarà suo amico per tutta la vita.
Si dedica allo studio dei colori che diventano i veri protagonisti dei suoi quadri: dipinge piccoli punti di colore senza mescolarli- solo quando ci si allontana dal quadro si vede il colore desiderato dall’artista.
Ritrae scene di vita quotidiana e paesaggi; per realizzare i suoi dipinti   fa dei disegni preparatori all’aria aperta e poi li rielabora in studio.
Appassionato di barche si trasferisce lungo la costa e dà vita a numerosi quadri che rappresentano il mare e la vita nei porti.
 


Le cascate del Niagara, Frederic Edwin Church, 1867, Scottish National Gallery, Edimburgh, Gran Bretagna
Church è stato un pittore americano: nasce nel 1826 nel Connecticut. Frequenta la scuola d’arte di Hudson River in cui la natura è la grande protagonista . E proprio da essa il pittore cerca ispirazione, compiendo diversi viaggi in Europa, sud America e Medio Oriente dove ammira paesaggi straordinari che documenta attraversa dei diari di viaggio. Dagli schizzi realizzati nei suoi taccuini prendono forma poi opere maestose di grandi dimensioni. Church è attentissimo ai dettagli, studia con precisione le scienze naturali ed è abilissimo nel ricreare paesaggi straordinari come le Cascate del Niagara. La tela sprigiona tutta l’energia dell’acqua ma anche la delicatezza del cielo che si fonde con nuvole di vapore acqueo.
Chi lo guarda viene affascinato dalla grandiosità della natura, ne viene completamente assorbito: sembra quasi di essere lì, spettatori dal vivo in un misto tra fascino e paura.


Caspar David Friedrich, Il mare di Ghiaccio, 1824, museo Kunsthalle, Amburgo, Germania.
Caspar David Friedrich è stato un pittore tedesco, famoso per i suoi magnifici paesaggi. Nasce a Greifswald,  una città sul mar Baltico che allora faceva parte della Svezia e  studia arte all’accademia di Copenaghen. Le sue opere ispirate alla natura sono spesso avvolte da un’atmosfera malinconica. Orfano della mamma, perde prima le due sorelle e poi un fratello in un tragico incidente. Un giorno mentre il giovane Friedrich sta pattinando su un lago ghiacciato, il ghiaccio si rompe e finisce nell’acqua gelata; il fratello si tuffa per salvarlo ma muore. Questi eventi segnano l’animo del pittore che ritrova la serenità anni più tardi nel matrimonio e nella nascita di tre figli.
Il mare di ghiaccio rappresenta il mare del Nord in inverno; in questa tela nessuno spazio è concesso alla presenza umana, si impone solo la forza della natura.


Claude Monet, Il parlamento di Londra, 1904, Musée D’Orsay, Parigi, Francia
Claude Monet (si pronuncia Moné) è stato un pittore francese. Nasce a Parigi nel 1840. Da bambino la scuola non lo appassiona molto, si distrae facilmente disegnando sui bordi dei quaderni e sulle copertine dei libri. La madre appassionata d’arte lo incoraggia però  a intraprendere la carriera artistica riconoscendo le doti del figlio; in gioventù si guadagna da vivere disegnando caricature, poi incontra un pittore, Eugène Boudin che lo convince a dedicarsi alla pittura di paesaggi. È grazie a lui che incomincia ad apprezzare la natura e ad amarla.
Nel 1860 però viene chiamato a fare il servizio militare che all’epoca in Francia era obbligatorio e durava sette anni.
Parte per l’Algeria dove scopre un paese incredibilmente bello, pieno di luce e di sole. Si ammala di tifo e torna a Parigi dove fortunatamente trova una persona che è disponibile, dietro compenso,  a prendere il suo posto nell’esercito.  Riprende così a dipingere e incontra altri artisti come Sisley e Renoir.
Nasce così il movimento degli Impressionisti: questi artisti dipingono en plein air, all’aria aperta per cogliere i cambiamenti della luce in diversi momenti della giornata  cercando di fissare un momento sulla tela  con veloci pennellate.
Si racconta che stessero ore davanti ad un paesaggio prima di decidere quale fosse il momento giusto.
È lo stesso pittore che spiega: «Altri pittori dipingono un ponte, una casa, una barca… Io voglio dipingere l’aria che circonda il ponte, la casa, la barca, la bellezza della luce in cui esistono».
 


Ferdinand Hodler, Lago Thun Riflessi simmetrici, 1905, Musée d’ Art et d’Histoire, Ginevra
Hodler è stato un pittore svizzero: nasce a Berna nel 1853, a quattordici anni incomincia a lavorare in uno studio che realizza stampe per turisti. Frequenta l’Accademia d’arte di Ginevra  e diventa un artista molto prolifico, realizza migliaia di schizzi e oltre 2200 dipinti. Studia il paesaggio ma dipinge anche ritratti e scene storiche.
Hodler chiama il suo stile “parallelismo”, nelle suo opere infatti il pittore ricerca simmetria e ordine.
 


Paul Klee, La nave Avventura, 1927 Fine Arts Museums of San Francisco, California, Stati Uniti


Joaquin Sorolla, Correre sulla spiaggia, 1904 Museo Bellas Artes de Asturias, Oviedo, Spagna
Sorolla è stato un pittore spagnolo molto prolifico: realizza più di 2000 opere durante la sua vita. Studia arte e grazie a una borsa di studio soggiorna a Roma dove scopre l’arte classica e rinascimentale; torna poi a vivere per un anno in Italia ad Assisi insieme alla moglie Clotilde. Il suo soggetto preferito è la sua famiglia: l’amata Clotilde e i loro tre figli.
Studia la luce e dipinge dal vero e en plein air (all’aria aperta), anche i quadri di grande dimensione; dice che dipingere al chiuso non lo fa sentire a suo agio. Ama la luce più di tutto ma anche il mare e i giardini che rappresenta durante tutta la sua vita.
La sua produzione artistica è brillante, il suo successo è internazionale. Non smette mai di studiare, sperimentare, viaggia per trovare sempre nuove prospettive e punti di vista.
Dipinge velocemente e spiega: «Non avrei potuto dipingere affatto se avessi dovuto dipingere lentamente, ogni effetto è transitorio e deve essere dipinto rapidamente».


Pablo Picasso, Due donne che corrono sulla spiaggia, 1922, Musée National Picasso, Parigi, Francia
Pablo Picasso è stato un pittore spagnolo. Nasce a Malaga nel 1881. Ha un carattere ribelle e indomito, sempre alla ricerca di libertà, si allontana dalla famiglia di origine per fare esperienze sempre nuove.
Vive per un certo periodo a Barcellona poi si trasferisca a Parigi.
Nella capitale francese incontra i più grandi artisti del momento. Picasso è un innovatore: propone qualcosa di nuovo, mai visto. Le figure umane, i paesaggi, gli oggetti assomigliano sempre più a forme solide come cubi, sfere e cilindri. Diventa protagonista di un movimento chiamato Cubismo. Ma Picasso non è solo un pittore, è anche scultore, incisore, costumista, poeta e drammaturgo. Inventa la tecnica del collage.


Michelangelo Merisi (detto il Caravaggio) Narciso, 1597 Galleria Nazionale d’Arte Antica, Palazzo Barberini, Roma.
Caravaggio nasce a Milano il 29 settembre 1571, il giorno dedicato a San Michele Arcangelo e forse per questo viene chiamato Michelangelo. È conosciuto come Caravaggio dalla cittadina vicino a Milano dove abita per alcuni anni durante la sua infanzia. A Milano studia le opere di Leonardo e Arcimboldo ma a vent’anni si trasferisce a Roma per scoprire l’arte della città eterna.  Ha un carattere irrequieto, turbolento, vive nei quartieri più poveri di Roma e spesso è coinvolto in litigi e risse; ha anche però uno sguardo sensibile verso le persone intorno a lui, i poveri, i mendicanti che spesso diventano i soggetti dei suoi quadri. Quando gli consigliano di andare all’Accademia di belle arti risponde che preferisce   trovare ispirazione tra la gente, per strada. Vive anni di povertà, cerca di trovare un lavoro da garzone presso le botteghe di pittori e artisti finché   non viene notato da ricchi collezionisti che comprano i suoi quadri. Oltre alla pittura Caravaggio ama molto la musica e spesso nei suoi dipinti si notato spartiti perfetti dal punto di vista musicale, a guardarli bene si possono proprio suonare!
Caravaggio però non sa stare lontano dai guai, e durante una partita a pallacorda che finisce in rissa, viene ferito e colpisce a sua volta un uomo uccidendolo. Viene condannato alla decapitazione e così grazie all’aiuto di alcuni amici scappa da Roma e si rifugia a Napoli, una città che gli piace moltissimo e dove viene riconosciuto subito il suo talento. Ma l’animo inquieto del pittore è alla continua ricerca di nuove sfide e viaggia ancora. Va a Malta dove viene imprigionato ancora una volta per una rissa. Riesce a fuggire e si rifugia in Sicilia a Messina, dove dipinge delle bellissime opere.
Torna poi a Napoli, città molto amata, sperando prima o poi di poter rientrare a Roma: spedisce il suo ultimo quadro Davide con la testa di Golia ( che è il suo autoritratto) a Roma , per chiedere la grazia al papa e permettergli così di rientrare. Ottiene il perdono del papa ma il pittore muore prima a Porto Ercole.
La vita burrascosa di Caravaggio, i viaggi, le fughe portarono il pittore in diverse città italiane e per questo oggi possiamo ammirare le sue opere in diverse città, prima tra tutte  a Roma ma anche  a Firenze, Napoli, Messina, Palermo, Milano.
La grandiosità di Caravaggio sta nell’essere riuscito a rappresentare la realtà così com’è, la vita nella sua essenza; persino le scene sacre vengono ambientate nella realtà.
Anticipa in un certo senso la fotografia perché riesce a cogliere un istante, un attimo; utilizza in modo sapiente le luci e le ombre e raggiunge la perfezione del chiaroscuro.

Caspar David Friedrich, Viandante sul mare di nebbia, 1818, Hamburger Kunsthalle, Amburgo, Germania
In questo quadro il protagonista è un viandante, un viaggiatore solitario che appoggiato ad un bastone guarda la vastità del paesaggio davanti a lui. È naturale immedesimarsi nell’uomo del dipinto, il suo sguardo è il nostro, le sue emozioni e pensieri oltrepassano lo spazio della tela e arrivano fino a noi.
Lo stesso pittore spiega questi momenti di contemplazione: «Devo stare da solo e sapere di essere solo per contemplare e sentire completamente la natura; devo abbandonarmi a ciò che mi circonda, devo fondermi con le mie nuvole e con le rocce al fine di essere quello che sono. La solitudine è indispensabile per il mio dialogo con la natura.»


Rembrandt, Tempesta sul mare di Galilea, ubicazione sconosciuta dopo il suo furto dall’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston nel 1990
Rembrandt Harmenszoon van Rijn, conosciuto solo come Rembrandt, è stato un pittore olandese. Nasce nel 1606 e già da piccolo dimostra un grande talento per la pittura; a 18 anni apre il suo studio personale. Si rivela essere un eccezionale ritrattista poiché riesce a cogliere sempre l’animo della persona che ritrae, cerca un dettaglio che possa svelare il segreto che si nasconde dietro a ogni persona… Ritrae spesso persone comuni che incontra per strada come medicanti e musicisti o suoi famigliari che posano per lui.
Il pittore si cimenta non solo nei ritratti ma anche nei paesaggi, in episodi mitologici, scene di vita quotidiana e nature morte. Numerosi sono anche disegni ispirati a storie bibliche.
In questo dipinto rappresenta la scena del Vangelo di Marco. Il mare in burrasca e il cielo sono contrapposti con un gioco di luce e oscurità: i marinai vengono sorpresi dalla tempesta e le loro espressioni di paura vengono rappresentate in modo accurato; solo un marinaio guarda direttamente lo spettatore, è l’autoritratto del pittore!