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Deane Keller: il migliore amico del Camposanto di Pisa

Il Camposanto di Pisa in macerie

Nel luglio 1944 la Piazza dei Miracoli di Pisa – che ospita la famosa torre pendente – si trasformò in un campo di battaglia e rischiò di essere distrutta per sempre.

La causa dello scontro fu la presenza di una postazione di avvistamento tedesca asserragliata sulla torre pendente per sfruttarne l’altezza. Per fortuna la torre di Pisa non crollò mentre Duomo e battistero riportarono solo lievi danni. Al vicino Camposanto toccò invece una sorte diversa: il frammento di un ordigno fece scoppiare un incendo che devastò il tetto.

Lo storico cimitero di Pisa custodiva più di 1500 metri quadrati di affreschi di maestri del Trecento e del Quattrocento: una superficie superiore anche a quella della Cappella Sistina. Il tetto di piombo di sciolse, colando sugli affreschi: seccò l’intonaco facendoli cadere a terra, frantumati in milioni di pezzi. Come se non bastasse la distruzione del tetto espose le pareti affrescate agli agenti atmosferici per 5 settimane prima della liberazione della città.

Il Camposanto di Pisa
Il Camposanto di Pisa in macerie

Se gli affreschi non sono andati completamente perduti è merito di un lungo lavoro di conservazione e restauro durato fino ai giorni nostri e iniziato con Deane Keller. Questo Monuments Man capì fin da subito l’importanza di agire tempestivamente per salvare il Camposanto: per restituire ai pisani un pezzo della loro storia collettiva e per evitare agli alleati l’accusa di aver abbandonato questo tesoro alla distruzione. Keller lavorò per installare un tetto provvisorio che proteggesse il Camposanto e diede inizio al recupero dei singoli milioni di frammenti di affresco caduti dalle pareti.

La città di Pisa non ha dimenticato gli sforzi di Deane Keller, che oggi riposa nello stesso cimitero che ha contribuito a salvare. La sua lapide riporta la scritta Amicissimus ad amicos: “L’amico migliore è presso i suoi amici”.

 

Piazza dei Miracoli vista dall'alto
Piazza dei Miracoli vista dall’alto – sulla destra, il Camposanto e il tetto distrutto

 

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