Complesso e affascinante, uno strumento utile a contare il passare del tempo ma anche per prevedere il futuro: ecco a voi il calendario maya.
Conoscete com’era organizzato? E cosa c’entra con la fine del mondo?
Ecco svelati i segreti di questo antichissimo calendario!
I TRE CICLI DEL TEMPO
Il calendario maya presenta 3 cicli che si uniscono tra loro e anche gli studiosi che conoscono bene questo strumento fanno fatica a spiegare l’origine di un sistema così complesso e articolato.
Il primo ciclo si chiama Tzolkin ed è composto da 260 giorni. Un numero insolito rispetto ai 365 giorni che la Terra impiega a girare intorno al Sole.
LE ORIGINI DELLO TZOLKIN
Questo strano ciclo da 260 giorni pare sia nato in seguito all’osservazione di fenomeni naturali, come le configurazioni di Marte e Venere, e ricorda anche i 9 mesi di durata di una gravidanza.
Consultare lo Tzolkin serviva a determinare le date più propizie per importanti eventi come le nascite, i matrimoni e gli inizi di nuove guerre!
CINQUE GIORNI DI SFORTUNA
l secondo ciclo del calendario Maya si chiama Haab, ed è molto simile al nostro: 18 mesi di soli 20 giorni (18×20=360) + un mese particolarissimo di solo 5 giorni, per un totale di 365 giorni.
Questo breve periodo finale si chiama Uayeb ed è associato alla sfortuna: una serie di giorni infausta, in cui aspettarsi il peggio da ogni situazione!
IL CICLO DELL’UNIVERSO
Per contare gli anni i maya utilizzavano il Lungo Computo, una serie progressiva di numeri combinati in un arco di 5125 anni.
Secondo i Maya, alla chiusura di ogni Lungo Computo corrispondeva una rivoluzione nell’ordine dell’universo: si tratta della credenza che ha dato vita a numerose profezie, come quella che aveva previsto la fine del mondo nel 2012!
CON L’ALBUM DEGLI ARTONAUTI “TUTTO MONDO”
Un fantastico viaggio alla scoperta dei capolavori realizzati da artisti di tutto il mondo.
Crediti immagini: Getty Images, Aztec calendar, Stone of the Sun, RapidEy.