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L’invenzione dell’automobile

Le Quattro ruote con un motore che hanno cambiato il mondo!

Ci volle quasi un secolo per sviluppare una vettura capace di sostituire la carrozza trainata da cavalli. La prima carrozza senza cavalli era del 1769 ed era una sorta di trattore con un motore a vapore; fu poi, nel 1830 che lo scozzese Robert Anderson inventò un’automobile elettrica, che utilizzava delle batterie che andavano sostituite una volta esaurite.

 

Le auto elettriche furono sviluppate per diverso tempo, finché, nel 1861, il tedesco Nikolaus Otto inventò il motore a quattro tempi e poco dopo Gottlieb Daimler creò un motore alimentato a benzina. Inutile dirvi che Rudolph Diesel, inventò una versione modificata di quel motore, alimentata a gasolio che consentiva di usare meno carburante.

 

Infine, Il 3 luglio 1886 Karl Benz presentò il brevetto dell’automobile, la “Velociped” con motore a scoppio: la sua vettura aveva un motore a un cilindro orizzontale con una cilindrata di 577 cc e una potenza di 3⁄4 di CV a 400 giri/min.

 

La popolarità di questa vettura arrivò due anni dopo, quando la notizia del viaggio di Bertha Benz suscitò molto clamore. La moglie dell’inventore infatti, prese segretamente uno dei tre prototipi del marito per far visita alla madre; percorse circa 100 chilometri ma a un certo punto si dovette fermare per far rifornimento e, dato che il carburante utilizzato era un solvente, si fermò alla farmacia di Wiesloch, che divenne così la prima stazione di servizio della storia.
Sappiamo come è andata a finire e la popolarità di quello che sarebbe diventato il mezzo di trasporto più diffuso nel mondo.

 

La sfida oggi è quella di sviluppare tecnologie sempre più efficienti e sostenibili, magari l’auto senza benzina che sembra un sogno oggi, sarà possibile nei prossimi anni.
Nell’immagine: Juan Manuel Fangio, “Hardy Wilfred”, 1950 circa.

 

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